HOME > Centro de documentación > Biblioteca > Textos > Textos sobre Germina.Cciones... > Este texto
  busca en el sitio |   mapa del sitio


milena bahamondeLautaro Silva Cruzatt

Prospettiva personale sulle attività di COPIU e Germina.Cciones...

Como (Italia)
mercoledì, 26 febbraio 2014



Ho avuto la fortuna di partecipare nei corsi COPIU e CEIBO dall'anno 2008, nel Progetto "Germina.Cciones... - primaveras latinoamericanas", sia come compositore sia a livello organizzativo.
Germina.Cciones... è una piattaforma di interazione musicale e creativa, che include, tra l'altro, laboratori di composizione musicale dove si toccano temi come il progetto compositivo e la sua implementazione, concetti previ alla composizione, interpretazione e contesti socioculturali.
Queste attività consistono in tavole rotonde, conferenze e concerti. Mediante queste attività il progetto ha generato, durante gli ultimi sei anni, nuovi ponti tra compositori e artisti provenienti da nazioni e popolazioni vicine.
La partecipazione gratuita e l'ambiente fraterno dei corsi e concerti fanno di quest'attività un evento molto speciale, libero dalla competitività e che invita ad abbandonare per un momento il proprio egocentrismo, per immergersi nel mondo interiore dell'altro, tentando così di comprendere una realtà esterna e consigliandosi a vicenda, dalla propria esperienza.
Numeroso e importante è stato anche l'apporto volontario di centinaia di interpreti, a partire da amanti della musica e principianti, fino ad importanti e affermati musicisti di ogni Paese, così come tecnici del suono, giornalisti e critici musicali, fotografi e organizzatori culturali.
Personalmente ho avuto la fortuna di assistere sia agli incontri di CEIBO, in Argentina, come a quelli di COPIU in Cile. Quest'attività mi ha permesso di conoscere compositori provenienti da Equador, Brasile, Argentina, Colombia, Venezuela, Uruguay, Perù, Bolivia e Messico. Quest'esperienza, per me come per molti giovani compositori, ha un valore difficile da misurare per la sua importanza.

Caratteristiche singolari
Luca Belcastro è stato, lungo lo svilupparsi del progetto, una persona che ha saputo costruire ponti di comunicazione tra musicisti che difficilmente avrebbero potuto, altrimenti, raggiungere un grado di connessione tra di loro. E non solo tra compositori di nazioni diverse, ma è stato anche il responsabile di nuovi vincoli tra compositori che vivono nella stessa città.
I Paesi coinvolti in quest'attività sono molti; per esempio Cile, Argentina, Perù, Bolivia, Messico, Venezuela, Equador, Brasile e Cuba.
La lingua comune, senza dubbio, è stata un vantaggio importantissimo per stabilire contatti comunicativi in forma facile e fluida.
Il progetto propone uno spazio di crescita ai margini dalla sfera accademica. Un nuovo importante spazio, in un ambiente dove è necessario e vitale, per la sopravvivenza dell'attività creativa nel suo senso profondo. Un contributo di vitale importanza è stato l'invito a riflettere sul senso della creazione. In questi Paesi è lontana dall'essere un mezzo di sussistenza, date le condizioni politico-culturali limitanti, e perciò è imprescindibile per i compositori concepire la creazione musicale come una necessità vera per manifestare verso l'"altro", dalla propria prospettiva singolare di vedere il mondo. Non trattandosi di un circolo accademico e di conseguenza, non generando logiche di competizione, senza valutazione, il formato di possibilità estetiche si apre a un campo più esteso, dove ha spazio una ricerca estetica genuina.

Il nome "corso" ha solo un fine pratico, affinché le università possano concedere i mezzi per i viaggi dei partecipanti stranieri. Perché non è solo un corso? Non è davvero un corso, ma molto di più, poiché il maestro non impartisce lezioni né impone un modello. Solo aiuta attraverso la sua esperienza personale quando è richiesto; la cosa principale è l'apertura a uno spazio di dialogo con gli altri.
Per ragioni organizzative i compositori partecipanti hanno poco tempo per comporre la propria opera (tra i 40 e i 60 giorni in tutto). I seminari durano 14 giorni.
Terminato il processo dei corsi e giunti alla conclusione del progetto musicale, si porta a termine lo studio delle composizioni approssimativamente tre mesi dopo la fine del corso, avendo il tempo per preparare l'esecuzione. Poi si termina con il concerto, dove la maggior parte delle opere composte sono eseguite.
Molte volte, dopo l'esecuzione si generano colloqui, dove si è potuto commentare le opere ascoltate già ascoltate e fare diverse considerazioni.

Necessità e problemi
Mancanza di denaro e di mezzi economici. Per la sua implementazione, la mancanza di basi economiche stabili è stato un problema lungo il corso degli ultimi anni, e non si ha mai la certezza se gli anni successivi si possa garantire il progetto. La regola è stata quella di richiedere fondi attraverso bandi di concorso, ai quali si partecipa ma senza certezza di ottenerli, e meno ancora nella totalità del denaro richiesto. è per questo che la gestione e l'implementazione si trasforma in un lavoro molto grande da parte degli organizzatori, poiché la presenza di denaro è un fattore importante per la ripartizione equa, specializzata ed efficiente dei compiti. Allo stesso modo aiuterebbe che lo sviluppo delle attività possa contare su migliori infrastrutture, e a professionalizzare anche la preparazione delle diverse attività. Questo, giacché a volte la sola buona volontà di collaborare non sempre garantisce un impegno e una buona conclusione. La mancanza, per esempio, di tecnici specializzati in diverse aree come quella amministrativa, gestionale per la diffusione e l'implementazione delle attività, è oggi un problema grande, dato che ricadono sulle spalle di poche persone, e su quelle dello stesso Luca Belcastro, compiti difficili da portare a termina da soli, mettendo perfino a volte in rischio lo stato di salute per tale eccesso di lavoro.

Importanza storica
Le attività di Germina.Cciones... nel loro formato di laboratorio di composizione musicale, hanno avuto un impatto difficile da misurare da quelli che ne sono coinvolti. Questo, senza dubbio, avrà come conseguenze in un prossimo futuro una rivalorizzazione di fenomeni musicali locali e compositivi di ogni Paese.
Si parla di una ri-valorizzazione, dato che nella pratica, gli insegnamenti musicali formali di molti Paesi latinoamericani hanno omesso senza pietà le loro rispettive storicità locali, l'importanza dei loro stessi compositori, perfino nell'insegnamento universitario di composizione e teoria musicale. Oggi, questi fenomeni sono invitati a cambiare attraverso iniziative come questa.
Un tempo, le modalità di relazione tra la cultura europea e quella latinoamericana, erano molto diverse da come possono funzionare ora; posteriormente al processo di colonizzazione territoriale, gli antichi saggi viaggiavano verso le Americhe, per impregnare di nuove conoscenze e concetti la mentalità "vergine" del luogo. Allo stesso modo, gli antichi intellettuali del nostro continente, tra il secolo XIX e il XX, viaggiarono nel vecchio mondo per apprendere conoscenza e cercare di appropriarsi così di una "grande verità" che hanno creduto definitiva. Oggi, in prospettiva, possiamo vederla come una verità a volte aliena e disegnata per soddisfare le regole e le domande di realtà culturali particolari e distinte.
Oggi, senza dubbio, appare la speranza di intravedere nuove caratteristiche da ambo le parti. L'Europa di oggi, superconnessa per ragioni storiche e geografiche, apre la sua mente a recenti strutture di pensiero. L'America Latina di oggi, dall'altra parte, sembra aver raggiunto un livello di maturità culturale sufficiente per stabilire un dialogo di mutuo scambio con l'Europa. Più libera dall'anteriore regime di obbedienza estetica del pensiero "euro-centrista", che offrì modelli che solo proiettavano sull'America un invito a suggerire/imporre modelli di pensiero ritenuti esclusivamente veritieri.
È pertinente, ai nostri giorni, riflettere sui nuovi legami e canali possibili in un nuovo formato di retro-alimentazione comunicativa. La musica oggi reclama il suo posto dentro un mondo saturato di informazioni, automatismi e meccanizzazioni, che è retto principalmente dall'impero dell'immagine. L'ascolto musicale, come sempre, reclama un nuovo luogo all'interno della società e molti settori della creazione rinnegano la sua funzione all'interno del sistema economico produttivo, e la elevano al rango di necessità vitale del "fare" umano come possibile via di liberazione.